mercoledì 20 settembre 2017

Latte Vegetale cosa bevo?


"Ma quindi è proprio necessario bere latte?"
(la risposta ovviamente alla fine)

                                                                           credits

Partiamo subito dicendo che la definizione di latte vegetale trae in inganno la maggior parte delle persone che crede vista la dicitura di ritrovarsi con un prodotto simile al latte vaccino, mentre così non è!

Sarebbe infatti più corretto chiamarli tutti "Bevanda a base di..." proprio perché hanno caratteristiche molto diverse rispetto al suo omonimo.

Negli ultimi 2-3 anni il latte vegetale, è proprio il caso di dirlo, è diventata una Nuova Moda Alimentare.
Prima di questo nuovo trend se si andava in un supermercato se ne trovavano poche varietà relegate in un piccolo angolino un pò triste se così possiamo definirlo, oggi invece il reparto latte vegetale ha raggiunto quasi le dimensioni di quello del  latte vaccino, le confezioni si sono rifatte il look, hanno scritte e diciture accattivanti, vengono commercializzate come prodotto salutistico ed è per questo ovviamente che il consumatore oggi rispetto al passato è invogliato ad acquistarle.

Nel contempo le aziende alimentari hanno immesso nel mercato ognuna la propria bevanda con caratteristiche più o meno simili. 
Oggi quindi ci ritroviamo con una notevole varietà e come sempre si tende a fare confusione, qui cercherò di farvi un pò di chiarezza in modo tale che la scelta del prodotto risulti un pò meno difficoltosa.

Partiamo subito elencando alcuni punti che fanno la differenza rispetto al latte vaccino e che è giusto considerare prima dell'acquisto:
  1. Gusto ... sembra una banalità ma più di qualcuno acquista il prodotto e rimane decisamente stupito assaggiandolo, questo perché ovviamente lo paragona al latte vaccino e nel confronto non c'è niente da fare il latte vegetale perde miseramente (poi ovviamente va a gusti).
  2. Composizione in nutrienti, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto che in base al componente con cui è fatto cambia moltissimo, esempio: il latte di soia senza zuccheri aggiunti contiene una bassissima fonte glucidica (può variare da 1 a 3 g di carboidrati per 100 gr di prodotto), per contro il latte di riso ha un quantitativo di carboidrati decisamente molto più alta non solo rispetto al latte di soia ma è quasi il doppio rispetto al latte vaccino, idem per gli altri principi nutritivi ci possono essere notevoli differenze.
  3. Contenuto di zuccheri molto variabile, questo è uno dei punti più importanti perché l'industria alimentare per far apprezzare meglio questo prodotto ha addizionato di zuccheri aggiunti la bevanda in modo da renderla anche più apprezzabile come gusto, questo però ovviamente ha una ripercussione sull'introito di zuccheri semplici della nostra dieta quindi non è un aspetto che va sottovalutato (poi vedremo nello specifico con una tabella sotto).
  4. Lista ingredienti, il latte vaccino contiene solo un ingrediente, questi latti vegetali invece ne contengono molti di più ed è quindi bene cominciare a leggere le etichette nutrizionali per rendersi conto di quello che si acquista, più avanti vi elenco alcune diciture in modo che sia chiaro per tutti quali sono gli ingredienti da considerare ottimali.
  5. Presenza di additivi,  il fosfato tricalcico dall'azione antiagglomerante  (presente anche in altri alimenti con il nome di E341)), le gomme di gellano, carragenina, gomma di guar, gomma di xanthan che sono stabilizzanti, sono ovviamente additivi consentiti per legge e non dannosi per la salute dell'uomo però io sono d'accordo con la conclusione di questo articolo che potete leggere qui (sul sito di Chimichiamo), se assunti in dosi elevate perché magari la nostra alimentazione è ricca di prodotti che ne contengono qualche problema lo possono dare, quindi perché non cercare il prodotto che non ne contiene, visto che il mercato ce lo offre?
  6. Contenuto calorico variabile, alcune tipologie di latte vegetale sono inoltre poveri di calorie mentre altre ne hanno decisamente di più, il latte a base di soya (senza zuccheri aggiunti) apporta in media 32 cal mentre il latte di riso può arrivare anche fino a 70 cal contro una media di 46 cal del latte vaccino.
  7. ovviamente tutto il latte vegetale è privo di colesterolo e questa è una buona notizia.
  8. ultima nota, il latte vegetale e questa è una cosa importante da tenere a mente, non può considerarsi un sostituto del latte formulato da dare ai bambini fino all'anno di età (nei bambini ovviamente non allattati al seno, perché per i bimbi allattati al seno il discorso non conta visto che assumono il latte "della mamma").

Qui di seguito vi riporto una tabella che mette a confronto le varie tipologie di latte vegetale, ho considerato le marche di prodotto in maniera random quindi la scelta non si basa sul prodotto "migliore" ma solo sulla casualità, ho riportato inoltre solo i macronutrienti e le calorie perché di fatto sono quelle che interessano ai più.


Tabella comparativa Latte Vegetale 


Cosa abbiamo dunque imparato da questo elenco sopra?

Che non si possono fare paragoni con il latte vaccino, che si sceglie il latte vegetale per vari motivi ma non per trovare un alternativa che sia in qualche modo simile al prodotto originale, è una scelta che può basarsi su motivi etici (vedi vegani o vegetariani) o salutistica (idem a prima ma non solo), oppure semplicemente ci si è resi conto che si fa fatica a digerirlo, che ci appesantisce ecc ecc.
La tabella però qui sopra riporta dei parametri che sono altamente variabili in base alla marca del prodotto, se ad esempio prendete questa tabella come riferimento e la paragonate alle marche che trovate al supermercato troverete una notevole differenza nella stessa tipologia (esempio latte di riso che apporta 70 e più calorie mentre in tabella ne ho riportato uno che ne apporta 55 e via così, provate voi stessi a fare i paragoni e vi stupirete delle notevoli differenze tra marche diverse).



Gli Ingredienti del latte vegetale

Come vi avevo accennato prima il punto fondamentale di tutto questo articolo sono appunto gli ingredienti riportati in etichetta, perché l'elenco in alcuni casi può essere molto corto in altri molto lungo, come sempre vi faccio alcuni esempi:


  • Latte di Mandorla con arancia rossa di sicilia (condorelli): acqua, zucchero, mandorle, succo di arancia rossa, emulsionante: sucrestere, aroma naturale di arancia, aromi, antiossidante: acido ascorbico
  • Latte di mandorla (fabbri) acqua, zucchero, mandorle, emulsionante E473, aromi
  • Latte di Mandorla (Saluti): acqua, zucchero, mandorle tostate, fosfato tricalcico, sale marino, stabilizzanti farina di semi di carrube gomma di gellano, emulsionanti lecitina di girasole.
  • Latte di Avena (Vital Nature): acqua, avena, alga marina linothamnium, calcareum.
  • Latte di Avena (avena avoine): acqua ,avena italiana, sale marino.
  • Latte di Farro (Matt): acqua, farro intero, olio di semi di girasole spremuto a freddo, sale marino.
  • Latte di Farro ((carrefour bio): acqua, farina di farro integrale, olio di semi di girasole, sale marino.
  • Latte di cocco (Mat): acqua, latte di cocco, zucchero di canna, emulsionante lecitina di girasole, sale marino, aroma naturale.
  • Latte di cocco (alpro): acqua. latte di cocco (crema di cocco, acqua), riso, fosfato tricalcico, stabilizzanti (carragenina, gomma di guar, gomma di xanthan), sale marino, vitamine (B12, D2), aromi.
  • Latte di soia (via Mia): acqua, semi di soia decorticati, sale marino bio.
  • Latte di soia (soya life): acqua, fagioli di soia decorticati, zucchero, carbonato di calcio, sale marino, stabilizzante (gomma di gellano) vitamine (riboflavina, vitamina B12, Vitamina D)
  • Latte di riso e nocciola (Via Mia): acqua di sorgente, riso italiano, pasta di nocciola, succo di mela concentrato, olio di semi di girasole, olio di semi di cartamo, sale marino bio
  • Latte di riso (bontà verde): acqua, riso, maltodestrine, olio di semi di girasole, fosfato tricalcico, stabilizzante (gomma di gellano), vitamine (c,d,e,b12,acido folico), sale marino, aroma.


Quale quindi tra questi è il migliore?

Anche in questo caso la risposta non ve la voglio dare in toto io ma vorrei che ci arrivaste ragionando sulla base delle informazioni qui contenute, guardando prima l'elenco degli ingredienti e poi l'etichetta nutrizionale e sommando entrambe le cose sarete in grado di scegliere il miglior latte vegetale per voi.
Dandovi un aiuto vi dico che questi ingredienti a mio avviso non dovrebbero essere presenti, non sono dannosi, ma come dico spesso se posso evitare di assumere additivi, conservanti o zuccheri aggiunti ecc visto che il mercato offre molteplici alternative perché non scegliere quelli che non ne contengono?

Vi riporto qui sotto gli ingredienti che a mio avviso non dovrebbero essere presenti:



  1. Ovviamente lo zucchero... potevo forse non cominciare proprio da lui... no ovviamente! che sia di canna o bianco poco cambia non ci deve essere, ci possono anche essere diciture come maltodestrine che di fatto sono zuccheri.
  2. emulsionanti E123455666 ecc eccc
  3. aromi naturali 
  4. i vari stabilizzanti e additivi come le gomme di gellano, carragenina, gomma di guar, gomma di xanthan e il fosfato tricalcico



Quindi il latte vegetale è migliore del latte vaccino?

La risposta a questa domanda è no.

Dopo lo svezzamento il latte non è più un alimento indispensabile, questo non lo dico io sia chiaro, lo dicono tutti gli esperti del settore, ciò non toglie che come tutti gli alimenti noi possiamo comunque continuare ad assumerlo ma il mio consiglio è di limitarlo (e mi riferisco al latte vaccino) al massimo a 200 ml al giorno, meglio sarebbe alternarlo con altri prodotti, in questo senso quindi l'introduzione del latte vegetale come alternativa si pone solo se nel caso abbiate deciso di evitare per vari motivi il latte vaccino e volete un alternativa liquida che imiti a grandi linee quelle che erano le vostre abitudini, mi sento quindi di dire che l'introduzione del latte vegetale può essere una alternativa ma come in tutte le raccomandazioni che sempre vi faccio la questione è non abusarne, ciò significa che anche in questo caso 200 ml al giorno sono più che sufficienti anche per questo prodotto.



Concludo riportandovi la domanda iniziale ...

E' necessario bere latte vegetale?
No non lo è ...quindi il perché lo bevete e volete avere una alternativa vegana sono motivi che vanno al di la del fabbisogno nutrizionale. 
La scelta quindi di assumere questa bevanda può basarsi su diversi fattori come ad esempio le peculiarità delle diverse tipologie e le loro relative azioni riportate in letteratura (vedi es azione digestiva del latte di mandorla, o l'alta digeribilità di quello di soya, o ancora l'azione antiossidante di quello alle noci, o le proprietà depurative di quello di riso ecc) .




Vi lascio in ultima battuta con una curiosità ...

Sapete che ad esempio il latte vegetale alle mandorle può essere fatto in casa?
Vi lascio il link della bravissima Chiara con la sua ricetta veloce, questa può essere una valida alternativa per chi ha la voglia di sperimentare sapori fatti in casa.




                                                                          credits


Io vi saluto e vi auguro una sana alimentazione 
ricca di gusto e salute
Verdiana

mercoledì 6 settembre 2017

Gli ultimi "gelatini" ...


Cara Lucrezia e Rachele
questa è stata l'estate dei gelatini della mamma, ne avete mangiati un bel pò in questa caldissima e lunghissima estate, e io ho cercato ogni volta di farveli il più buoni e sani possibile.
Di ricette ne avevo ancora milioni da sperimentare ma direi che questa ha incontrato il favore di tutti,  le piccole di casa e i grandi compresi e devo dire che è davvero piaciuta moltissimo anche a me che non sono amante del "ghiacciolo" ma preferisco il gelato tradizionale!

Ho sperimentato due versioni (potete vedere la differenza tra le prime e le ultime foto) solo per dare a mia nipote il gioco dell'estate e cioè indovinare con cosa erano fatti i gelatini della zia.
Di volta in volta lei doveva assaggiare e dirmi gli ingredienti, vi assicuro che è davvero un gioco divertente perché i bambini sanno usare una fantasia nei gusti che noi grandi ovviamente non abbiamo.

Alle mie bimbe con affetto la vostra mamma.

La semplice ricetta o meglio elenco degli ingredienti è il seguente:

Prima versione - primo strato: mango e banana frullati insieme, se necessario un cucchiaio di latte vegetale o vaccino ma ripeto un cucchiaio non di più perché deve risultare molto denso (io trovo che questa accoppiata sia davvero vincente il mango e la banana creano una consistenza congelata davvero cremosa e profumatissima)
secondo strato: yogurt bianco con aggiunta di un cucchiaino di miele e succo di lamponi (ho cotto leggermente i lamponi e poi filtrato il succo togliendo quindi i semini)






Seconda versione - primo strato:mango e banana frullati solito metodo
secondo strato: yogurt bianco 
terzo strato: yogurt ai mirtilli
quarto strato: mirtilli frullati e filtrati per l'ultimo strato
vedete voi se aggiungere un pò di miele 
io ho lasciato in questo caso tutto al naturale perché era già dolce il tutto.




L'estate è decisamente finita ci rimane solo il ricordo di un dolce ghiacciolo.

Le altre ricette dei gelatini le trovate qui e qui


Ci vediamo al prossimo Dolce-click
PH Una Marmellata di Foto


giovedì 29 giugno 2017

Facciamo merenda insieme oggi? - momento dietista

Lo so che questo è un post che aspettavate da tanto, perché lo so quanto ci tenete alla merenda dei vostri piccoli, e so anche quanto difficile sia a volte proporre qualcosa di sano e gustoso che i piccoli possano apprezzare.

Bisogna però fare un distinguo tra i bimbi che iniziano ad assaggiare il primo vero cibo e quelli invece che ormai terminato lo svezzamento possono mangiare qualsiasi cosa.

Inoltre vorrei farvi alcune premesse che vi spiegano il mio punto di vista sul come si possa arrivare a far apprezzare certi cibi ai bambini facendo loro vedere che l'abitudine è insita anche nei grandi. 
Mi spiego meglio, se siete mamme che hanno la possibilità di essere a casa all'ora della merenda è importante che facciate voi per prime merenda con i vostri bimbi, quindi quello che date a loro lo potete anzi "dovete" mangiare anche voi, questo è un pò un principio su cui baso tutta la giornata alimentare mia e delle bambine. Può essere che vostro figlio apprezzi un alimento che magari a voi piace un pò meno, ben venga quindi proporglielo anche se voi non lo mangiate, ma per tutto il resto vale la regola sopra.

Altro fattore molto importante per la merenda è l'orario... a che ora siete abituati a mangiare la merenda? dopo il riposino pomeridiano, dopo l'attività al parco? ecc ...
E' necessario intervallare il pranzo e la cena con una merenda e questa si dovrebbe porre equamente a metà tra i due momenti, questo permette di avere la giusta fame per apprezzare il cibo che verrà proposto e di permettere comunque allo stomaco di processarlo in tempo per il prossimo momento pasto della cena.
Se ad esempio avete pranzato alle 12 e per vari motivi consumate una merenda verso le 18 e cenate alle 19:30-20 sarà molto probabile che il bambino avrà molta fame all'ora della merenda con la conseguenza che mangerà in abbondanza chiedendo più del dovuto e finendo per non avere più fame per la cena per poi magari all'ora della nanna chiedere cibo per compensare nuovamente la fame.
Questo circolo vizioso poi porta a mangiare una quantità di cibo prima di addormentarsi che farà si che a colazione il bambino non avrà lo stimolo della fame.

Quindi ricapitolando i due fattori da tenere bene in mente sono:

  • ORARIO DELLA MERENDA
  • QUANTITA' DI ALIMENTI PROPOSTI (se si esagera con una merenda troppo energetica si rischia di azzerare la fame in vista della cena)
E' importante per il bambino, ma anche per un adulto, riconoscere lo stimolo della fame e della sazietà, questo si attua solamente facendo attenzione al cibo proposto e alle dosi, non distogliendo l'attenzione al momento del pasto con la visione di cartoni o supporti visivi tecnologici che non permettono al cervello di lavorare correttamente sugli stimoli sopra descritti.

Partiamo con la merenda dei piccoli che iniziano ad assaporare i primi cibi.
In linea generale vi consiglio un bellissimo libro di Marco Bianchi "Noi ci vogliamo bene" che vi darà innanzitutto una panoramica generale su moltissimi concetti di alimentazione, trattati in modo scientifico e quindi sostenuti da studi di settore. Marco nel suo libro parla dell'alimentazione in gravidanza e delle prime tappe dello svezzamento, ci sono moltissime ricette interessanti e davvero stimolanti, la cosa che mi piace più di tutto e che le ricette proposte sono sempre in versione bambino e mamma e papà, ed è il concetto che vi avevo fatto presente inizialmente e in cui io credo fermamente da sempre.

La cura e l'attenzione che mettete nell'alimentare dei vostri piccoli è la stessa che dovete mettere nella vostra alimentazione, perché terminato il processo di svezzamento i piccoli mangeranno di fatto come mangerete voi, quindi i vostri errori saranno i loro, le vostre abitudini idem. 
Cercate di intraprendere quindi questo percorso insieme al vostro bambino come un modo per volervi più bene, ne guadagnerà in salute tutta la famiglia.

Se avete scelto uno svezzamento tradizionale (anche se oggi lo svezzamento tradizionale è cambiato rispetto ad un tempo e magari ve ne parlerò in un post approfondendo l'argomento), proponete al bambino una merenda a base di frutta, che può essere cotta oppure fresca ma ovviamente deve essere ridotta in purea perché il bimbo possa deglutirla senza problemi.
Scegliete di base la frutta più matura e meno aspra questo lo aiuterà ad apprezzare il gusto, non è necessario aggiungere zucchero, se la frutta all'assaggio si presenta aspra non è l'aggiunta di zucchero che ne migliorerà il gusto. 
E' importante capire bene questo concetto perché spesso mi capita di ascoltare mamme preoccupate perché i piccoli inizialmente non apprezzano la frutta e per cercare di fargliela comunque mangiare la addizionano di zuccheri vari, questo è un errore molto grave e controproducente perché il bambino oltre ad abituarsi ad un gusto più dolce del dovuto, riceverà una quantità di zuccheri semplici di sicuro maggiore rispetto al suo fabbisogno.
Lo svezzamento di un bimbo è un processo lento e dolce, non ci devono essere forzature, un giorno potrà assaggiare tutto un altro rifiutare e preferire ancora il latte, non abbiate fretta e siate pazienti, i bambini se accompagnati nella scoperta degli alimenti con il giusto modo ci possono letteralmente stupire.

Sulle ricette da proporre in fase di svezzamento ve ne nomino qualcuna ma potete tranquillamente trovarne nel libro di Marco citato sopra:

- Banana schiacciata
- Pera cotta con dattero e avena (questa ricetta è favolosa, il dattero ha la funzione di dolcificare il tutto) 
- Mela cotta o cruda
- Yogurt bianco con aggiunta di frutta fresca o cotta (senza buccia) 
- in linea generale tutta la frutta matura di stagione potete utilizzarla a crudo, frullandola senza buccia o a cotto 

Con i bimbi piccoli che si approcciano per la prima volta al cibo è importante partire da gusti semplici, la frutta è l'ideale perché ricca di vitamine e sali minerali, sceglietela sempre di stagione e matura e proponetegliela così in maniera semplice senza troppi ingredienti perché possano assaporarne il gusto in completa libertà. 
Non fate lo sbaglio di cedere subito ad alimenti più "ricchi" di gusto perché il bambino non mangia, forse non dipende da quello che gli proponete ma dal fatto che semplicemente durante lo svezzamento il bambino tende comunque a preferire il latte rispetto ai nuovi alimenti proposti.
Quindi voi cercate di non avere fretta e soprattutto di non proporre alternative non salutari, questo per evitare che il bambino si abitui fin da subito a gusti troppo forti e ricchi di sapore che ovviamente non gli faranno più apprezzare il gusto degli alimenti al naturale.

Per i bimbi più grandi invece si apre un mondo di infinite possibilità ...
Ma prima di parlarvi della merenda dei più grandicelli è bene che vi dica che per loro è importante che il processo di preparazione della merenda sia fatto in "condivisione" quindi il mio consiglio è:
  • Portate i vostri figli a fare la spesa con voi, lo so che può essere faticoso, e non dico di farlo ogni giorno ma almeno una volta alla settimana, scegliete con loro gli alimenti per la merenda, cercando di spiegar loro con storie semplici il perché delle vostre scelte, fate mettere nel carrello la frutta per la merenda e si sentiranno parte del processo e più invogliati poi nel mangiarla.
  • Ho portato fin da subito le mie figlie con me al supermercato, non è stato facile e tutt'ora non è semplice, perché sono due e vogliono correre di qua e di la alla scoperta del fantastico mondo dei prodotti alimentari, però ad oggi dopo due anni e mezzo sono diventate bravissime e mi seguono e mi aiutano in un modo così "da grandi" che mi fa capire che la costanza e la perseveranza dell'inizio ha portato i risultati voluti.
  • Preparate la merenda sempre con i vostri bimbi, potete decidere di far mettere loro i pezzi di frutta nel piatto, oppure potete farvi aiutare nella preparazione di un frullato, insomma in tutti i passaggi coinvolgeteli al pari delle loro capacità si sentiranno "grandi" ad aver preparato la merenda con voi.



Quindi cosa prepariamo per la merenda oggi?

  1. una macedonia di frutta con la frutta che più preferite ci sono talmente tante combinazioni che potete fare che davvero qui la fantasia non ha limiti, perché la macedonia non deve essere intesa come il classico mix banana, mela, fragole ma si può davvero optare per mix diversi di volta in volta, fate attenzione alla scelta dei colori, delle consistenze, ma giocate con loro nel proporre il tutto sempre in chiave diversa.
  2. formine di frutta, di fatto sempre frutta è però magari potete tagliare a fette circolari un anguria o un melone o altra frutta e ritagliare con formine tipo quelle per i biscotti tanti piccoli personaggi di frutta, ovviamente la frutta che avanza la potete utilizzare voi per farvi un frullato oppure congelarla per preparare il famoso gelato furbo (quello per intenderci che si prepara ghiacciando la frutta con la banana e poi frullandola).
  3. yogurt con frutta fresca o purea di frutta fresca o frutta tipo albicocche, uvetta, datteri disidratata che potete tagliare a piccoli pezzi o frullare, scegliete yogurt bianco (non magro mi raccomando!, ma nemmeno quello di quella famosa marca che fa "l'amore con il sapore" diciamo che forse è più indicato uno yogurt bianco da latte intero e punto) con questa base potete sbizzarrirvi nell'aggiunta della frutta o mix di frutta e magari anche un cucchiaino di crema di mandorle o di miele per arricchire il tutto.
  4. yogurt con frutta secca ridotta in briciole e qualche fiocco di cereali integrali (avena, orzo, riso, frumento, farro, ecc, attenzione però i fiocchi per risultare digeribili devono essere ammollati in acqua o latte o nello yogurt almeno una mezz'ora prima oppure tostati al forno o in padella)
  5. una fetta di torta fatta in casa (magari una semplice non troppo ricca di ingredienti, da dare comunque non più di una volta a settimana)
  6. del pane comune o integrale (senza grassi aggiunti) con un velo di marmellata, o ricotta e marmellata, oppure crema di mandorle, crema di nocciole (ma di buona qualità mi raccomando), o perché no crema di fagioli cannellini e tonno (ricetta mitica di marco bianchi) questo per chi ama il gusto salato, oppure spalmate il pane con dello stracchino, un pò di tonno, del pomodoro e un acciuga... lo so può farvi ridere un abbinamento del genere ma ci sono bambini che decisamente sono portati per il gusto salato e allora anche per loro vanno create della valide alternative sane
  7. una piccola fetta di focaccia con del prosciutto crudo (ma che sia di buona qualità preparata in panificio), mi raccomando la quantità non esagerate altrimenti anche in questo caso potreste compromettere la fame della cena, e comunque non più di una volta a settimana.
  8. un piccolo gelato alla frutta, qui potete scegliere di prepararlo voi (vedi ricette dei post precedenti) oppure scegliere un gelato buono di gelateria, ma attenzione alla quantità, una pallina è più che sufficiente, anche in questo caso la frequenza è da limitare a una due volte a settimana
  9. pop corn preparati in casa (ne basta una piccola manciata per fare la porzione) senza aggiunta di olio o sale.
  10. un bicchiere di latte vegetale addizionato con della frutta fresca frullata a scelta, divertitevi a scegliere di che colore far diventare il latte, ad esempio se mettete i mirtilli diventerà un bel viola blu, se invece usate le fragole diventerà rosa e via così ai bambini piace il frullato che diventa magico...
  11. finti gelati di banana (questa ricetta la potete trovare qui, anche se io opziono solo la versione con copertura di cioccolato fondente e granella di nocciole, il resto vi direi di no ... scusate ma la Dietista che è in me prende sempre e comunque il sopravvento) ovviamente questa è una merenda da proporre saltuariamente diciamo una media di una ogni due settimane.
  12. pizzette fatte in casa oppure potete provare questa soluzione qui
  13. della castagne cotte (queste per il periodo prettamente invernale)
  14. una manciata di frutta disidratata uvetta, mirtilli, prugne, datteri (ho scoperto da poco i datteri medjoul e devo ammettere che è tutto un altro mondo al confronto dei datteri normali che tutti noi conosciamo) ecc però attenzione agli ingredienti non ci deve essere zucchero aggiunto (le mie figlie ad esempio gradiscono moltissimo l'uvetta e i mirtilli  ma cerco di limitarne comunque il consumo e capisco che per loro che non assumono zuccheri di altra natura questi alimenti siano paragonabili ad un dolce buonissimo)
  15. una fetta di pane con purea di avocado e il succo di lime o limone... questa è decisamente una merenda di moda ultimamente però se ai vostri figli piace potete anche provare a proporla una volta a settimana
  16.  ....to be continued
nb: le merende a base di frutta sono da inserire più volte nell'arco della settimana, per le altre tipologie non più di due volte a settimana.

Come avete letto il post continuerà, ho intenzione infatti di chiuderlo qui per il momento ma di aggiungere di volta in volta idee e suggerimenti che mi darete direttamente voi, io ne vaglierò la bontà e deciderò se inserirli nella top ten (anche se qui il ten l'abbiamo superato da un pò).

Dimenticavo inoltre una cosa importante, i bambini spesso si "dimenticano" di bere, il momento della merenda come quello dei pasti è indispensabile quindi per apportare oltre che calorie e principi nutritivi anche liquidi, vi consiglio quindi di dare loro:

  1. in primis acqua possibilmente non troppo fredda soprattutto in estate quando la tendenza è quella di berla da frigo.
  2. potete anche dar loro il succo spremuto di un'arancia (badate bene che ho scritto un'arancia, so che la dose può sembrare poca ma di fatto è come se deste loro un frutto intero le calorie sono quelle quindi non va data una dose maggiore, al massimo allungate un pò con acqua e comunque se ha ancora sete il secondo giro si fa con acqua e basta), oltre all'arancia potete anche spremere i mandarini il gusto è più dolce in questo caso la dose è 3 mandarini spremuti, e se invece come le mie figlie anche i vostri bambini amano il gusto un pò aspro andranno pazzi per il pompelmo, alle mie figlie do il succo di mezzo pompelmo allungato con acqua spesso a colazione.
  3. tisane calde o fredde ai bimbi piacciono molto quelle alla pesca, ai frutti di bosco, alla ciliegia, provate a darle anche fredde in questo periodo di caldo sono davvero una delizia
in linea generale però mi sento di consigliarvi di bilanciare bene tra merenda e liquidi, nel caso dell'acqua non ci sono limitazioni mai, ma per gli altri suggerimenti vi consiglio di non proporli troppo spesso al posto dell'acqua, rischiate infatti che i piccoli anche in questo caso si abituino a liquidi con un sapore e li preferiscano all'acqua che deve comunque rimanere la bevanda predominante.

Come avrete notato non ho elencato nella merenda i succhi industriali perché ritengo che siano prodotti con un gusto troppo forte per i piccoli, molto dolci al palato e rischiano come sempre di falsare le abitudini al gusto.
Io non li ho mai acquistati ne dati alle mie figlie e credo continueremo senza, non è necessario dare il succo e non è un valore aggiunto alla merenda anzi....


Aspetto dunque i vostri consigli e suggerimenti e soprattutto fatemi sapere se siete riuscite a cambiare almeno un pò le abitudini alimentari dei vostri piccoli.



Io vi saluto e vi auguro una sana alimentazione ricca di gusto e salute
Verdiana



giovedì 1 giugno 2017

Breastfeeding Twins


Quella che voglio raccontare oggi è una storia, una storia che parla di amore e latte...
Una storia che parte dal lontano, da quando ancora non sapevo che sarei diventata mamma.



Ho sognato così tante volte di diventare mamma che alla fine pensavo sarebbe rimasto tutto solo un sogno, non mi sono mai chiesta che mamma sarei stata, non osavo più nemmeno immaginarlo, è per questo che quando sono nate le mie figlie mai mi sarei aspettata nemmeno di allattarle.... loro erano due... io ero una come avrei potuto farlo?

Ma a volte la realtà super di gran lunga il sogno e quello che ho capito diventando mamma è che alcune cose capitano e non lo sai nemmeno tu il perché ma se ti guardi indietro e rivedi tutto quello che hai vissuto non puoi non pensare che sia stato davvero grandioso.

Le mie figlie sono nate il 3 dicembre 2014, sono nate premature alla 30 esima settimana di gestazione, pesavano poco più di un pacco di farina, non le ho viste nascere, le ho potute toccare solo attraverso un vetro dopo più di 24 ore, le ho prese in braccio solo dopo più di una settimana.

Non ho mai pensato che sarei davvero stata in grado di allattare le mie figlie e men che meno di riuscire a farlo attraverso una macchina, il tiralatte.
Ricordo perfettamente che dopo la prima settimana le bambine hanno cominciato a mangiare il mio latte attraverso il sondino naso-gastrico, la quantità la ricordo perfettamente 4 g ogni 3 ore....subito diventati 8 g e giorno per giorno quella quantità cresceva piano piano sempre di più.
Il tiralatte da subito è diventato il mio più grande amico, il mio alleato, non l'ho mai odiato anzi lo ringraziavo ogni tre ore puntuale come un orologio giorno e notte lui era li ad aspettarmi, lui non mancava mai agli appuntamento e io nemmeno, lo portavo sempre con me nello zaino, in ospedale, a pranzo dai miei, ovunque io andassi lui era sempre con me, siamo stati talmente in simbiosi che i primi tempi con le bimbe a casa forse ero più felice di avere lui accanto che le bambine per il semplice motivo che le bambine non sapevo ancora come gestirle mentre lui era indispensabile per alleviare la "pressione" (le mamme che allattano sanno di cosa parlo).

Ho avuto i miei momenti no, e non sono stati pochi, ingorghi, dolore, ansia da prestazione.... dovevo produrre per due e dovevo farcela, questo  mi ero messa in testa e questo ho fatto.
Mi sono sempre sentita come se stessi viaggiando su un treno ad alta velocità, se anche solo pensavo di potermi fermare dovevo farlo scendendo dal treno in corsa e mi sarei dunque fatta male, tanto valeva rischiare di correre e al massimo deragliare...ma quello non è successo ....
Sono andata avanti e sono arrivata fino ad oggi passando per tutte le fasi che chi allatta conosce, dentizione, giochi non proprio simpatici che ai bimbi piace fare mentre ciucciano, ecc insomma allattare un neonato è una cosa farlo dopo l'anno di vita implica tutta una serie di dinamiche diverse che io ho imparato a conoscere e se considerate che il mio era un allattamento doppio potete anche solo immaginare come certe cose possano essere state amplificate al quadrato.

Per me dare il mio latte alle mie bimbe sopratutto quando erano ancora in ospedale è stato come dare loro un pezzo di me, donargli la forza, renderle invincibili.... io mi sentivo bene perché avevo questa irreale convinzione di poter fare la differenza, la verità lo sappiamo bene però è un altra, non è tanto il tipo di latte a fare la differenza tra la vita e la morte per chi come me è credente sa bene che siamo nelle mani di Dio sempre, ma ognuno in questa vita vuole sentirsi padrone del proprio destino e io volevo disperatamente essere d'aiuto alle mie figlie.
Una volta arrivate a casa le bambine erano comunque ancora molto piccole pesavano appena 2 kg, a 4 mesi di vita non avevano ancora raggiunto il peso di un neonato a termine. 
Verso la fine del 4 mese però avevano raggiunto una certa forza e allora gradualmente è cominciato il mio percorso di allattamento (prima e durante ho sempre e comunque usato il tiralatte ogni 3 ore esatte).

Poi ad un certo punto siamo arrivate ad un bivio, eravamo vicine ai 5 mesi e poi ci sarebbe stato l'inizio lento e graduale dello svezzamento, tutti mi dicevano "hai già fatto tanto, adesso puoi anche mollare non serve che le allatti, non serve che inizi questa strada, diamogli il biberon e basta, e poi sono due non puoi farcela".
Ma io avevo dato loro il mio latte fino ad allora significava che il mio corpo era stato in grado di farlo, io ero stata in grado di farlo, perché smettere proprio ora che avrei potuto finalmente riappropriarmi di quel famoso contatto fisico speciale di cui avevo solo sentito parlare.
Il mio corpo me lo diceva chiaramente che il latte c'era, fermarsi avrebbe anche questa volta voluto dire scendere da  un treno in corsa, scelsi di rimanere.

Non è stata una scelta, è semplicemente stato un proseguimento di quello che avevo iniziato, non dico di averci creduto da subito, mi ripetevo infatti spesso e volentieri "se va bene altrimenti hai già fatto tanto" e me lo sono ripetuta talmente tante volte che ero così tranquilla che mi sono permessa di buttarmi e provare.

A 5 mesi le mie figlie hanno iniziato il loro vero allattamento al seno, quello che nella maggior parte dei bimbi è l'inizio dello svezzamento per loro e per me è invece stato un lento e progressivo avvicinamento.
Le mie bimbe dopo 5 mesi di biberon (con il mio latte) mi hanno fatto un enorme regalo la capacità di suzione al seno, Lucrezia fin da subito bravissima, Rachele un pò meno ma lei è sempre stata una grande mangiona e quindi più vorace, l'idea del seno le piaceva si vedeva, forse un po' meno l'idea di dover faticare per far scendere il latte, ma si è abituata decisamente in fretta.

Ho ricordi nebulosi di quel periodo, è successo tutto in fretta eppure se mi guardo indietro e provo a rivedermi li in quel divano ad allattare le mie figlie mi sembra di sentirla ancora quella sensazione di tempo sospeso, quei giorni tutti uguali e infiniti, la sensazione di non muoversi di un millimetro in realtà stavamo facendo grandi passi verso il futuro io e loro.




Abbiamo vissuto in simbiosi per tanto tempo io e le mie figlie, in quel momento tutto nostro, dove il mondo poteva continuare a girare ma noi eravamo li tutte e tre strette in un'unico abbraccio perso nel tempo.

Ma come in ogni fase della vita ad un certo punto arriva il momento di fermarsi, questa volta il treno l'ho visto rallentare, prima da velocissimo a veloce e poi negli ultimi mesi sempre più lentamente, sapevo che avrei potuto fermarlo, che questa volta non mi sarei fatta del male, ma non riuscivo a trovare il modo e il momento per smettere.

Si smettere di allattare. Sembra facile, sembra scontato, sembra la scelta più giusta direbbero in tanti.
La verità è che ti ci devi trovare dentro per capire appieno cosa succede tra una mamma e il suo bambino. Le mie figlie lo chiedevano, con rabbia a volte, con insistenza, tra le lacrime... lo chiedevano e io soprattuto negli ultimi mesi a fatica davo loro quell'abbraccio che calmava tutto che le addolciva, che le cullava.
Al tempo stesso però io ero cambiata, nervosa, desiderosa di andare, di scappare... non so cosa sia successo, so solo che ho capito, ho capito che il mio treno si era fermato, io volevo a tutti i costi scendere.
Una serie di vicissitudini personali mi hanno portato ad arrestare bruscamente il nostro allattamento, e così una mattina come tante, una di quelle in cui mi sarei come al solito svegliata e avrei allattato le mie figlie, non le ho allattate, sono uscita di casa presto per delle commissioni, loro si sono risvegliate con i loro papà senza pianti, senza mamma...e li ho capito, ho capito che potevano fare senza, che stavano bene comunque, che dovevamo trovare il modo di fermarci qui, ora e adesso.

In questo percorso sono stati determinanti anche questa volta due figure importantissime per me... mio marito e mia madre che hanno sopperito al mio "allontanamento" rimanendo loro con le mie figlie in quei momenti critici della giornata che andavano a sostituire l'allattamento. 
Non è stato facile, non è stato privo di crisi, più loro che mie...
Io non ho pianto, non ho sentito nostalgia, non ho salutato come se fosse l'ultimo giorno, semplicemente ho chiuso una porta senza pensare di riaprirla e senza nessun ripensamento.

Dopo 27 mesi forse per me era il momento giusto, e me lo conferma il fatto che io mi sia sentita bene quasi subito, come se mi fosse stato tolto un piccolo peso.

E oltre a sentirmi bene io ho visto le mie figlie nel giro di poco cambiare, cambiare in meglio, niente più crisi di pianto, niente più gestioni impossibili, niente di niente.

La sera ci mettiamo tutte e tre nel lettone leggiamo una favola e ci addormentiamo serene con le teste vicine vicine, tra baci, abbracci e mille carezze, questo non era mai successo prima.

Non era più tempo per me, io ero il problema e io dovevo trovare la soluzione, una volta serena io anche le bambine lo sono diventate e così è andata.


Non ho molte foto in cui allatto le mie figlie in tandem, ma ne ho almeno un paio che custodisco gelosamente e decisamente assomigliano molto alle foto sopra, sono però una persona pudica e non potrei quindi postare foto così perciò mi limito a questa fatta lo scorso anno al mare con le mie figlie strette vicino al mio cuore sempre...

Siete più di quanto avrei mai potuto desiderare.



Di questa bellissima esperienza ormai giunta al termine però devo ringraziare tre importanti persone nella mia vita, senza di loro mai e dico mai ci sarei riuscita.
In primis mio marito che ha creduto in me e nel magico potere del mio latte fin da subito, ha fatto in modo che dovessi solo preoccuparmi di quello, si è fatto carico di tutto, dalla gestione della casa, a tutto quello che ruota attorno all'arrivo di due neonate, non mi ha mai e dico mai detto di mollare, mi ha consolato nei momenti di crisi e spronato nei momenti di stanchezza, lui è stata la mia roccia sempre.
Ringraziamento speciale poi va a mia mamma... la nonna.... la super nonna, che fin da subito ha viaggiato in autostrada per raggiungerci (lei che aveva paura delle strade trafficate, si è ritrovata a percorrere la A4 avanti e indietro come prendere un autobus in città...un mito!) senza pensarci un attimo, il giorno dopo aver partorito lei era li con me... mi ha sorretto, mi ha coccolato, mi ha avvolto in un abbraccio così saldo che io non ho mai sentito nemmeno per un momento la sensazione di solitudine che a volte provano le mamme all'inizio, impaurite dalla nuova situazione. Lei per me, per noi c'è sempre stata, e anche lei come mio marito è stata determinante in questo percorso e seppur con qualche dubbio, non mi ha mai e dico mai ostacolata, questo è stato per me il regalo più bello che potesse farmi.
E infine per ultima ma forse avrei dovuto citarla per prima ringrazio Eleonora, mamma di due bellissimi gemelli, se non avessi avuto lei davanti a farmi vedere la strada da prendere, non so se davvero sarei stata in grado di fare una cosa del genere, la verità è che l'ho visto fare a lei e ho pensato che forse potevo riuscirci anche io, diversamente non credo proprio avrei iniziato un impresa del genere.
Si lo so che può sembrare esagerato il termine impresa, ma chi è mamma di gemelli e ha allattato può capire e confermare che di questo si tratta.
Io sono stata fortunata ad avere loro tre al mio fianco, sono stata amata e questo è tutto.
Grazie

lunedì 29 maggio 2017

I gelatini per Lucrezia, Rachele ... Beatrice, Amelia e Anna...


Cara Lucrezie e Rachele
questa volta questi gelatini non sono solo per voi ma anche per le vostre cuginette, Beatrice di sicuro vorrà quello alla fragola ricoperto di cioccolato bianco, Amelia vorrà quello con le fragole che si vedono, ad Anna che è la più piccola faremo assaggiare un pò tutto visto che sappiamo bene che è la più vorace :-D e voi quale sceglierete?
Chissà staremo a vedere bambine mie, intanto la mamma si inventa le ricette per la prossima volta perché questi gelatini sono già praticamente finiti, ma non temete l'estate è lunga e io vi ho promesso che faremo festa tutti i giorni, e festa sarà!
Voglio godermi questa estate, voglio godermi il tempo con voi così piccole ma già cresciute...

Alle mie bimbe con affetto la vostra mamma


Avevo già pubblicato l'anno scorso una ricetta di gelatini erano belli, colorati, freschi ma sopratutto buoni e sani. Ovvio come in tutte le cose non bisogna esagerare (e qui come avrete capito il "momento Dietista" ormai farà parte di questo blog quindi portate pazienza), il gelato non può essere la merenda di ogni pomeriggio però un paio di volte a settimana direi che si può fare soprattutto se è un gelato fatto in casa con ingredienti selezionati e con una particolare attenzione allo "zucchero aggiunto".

Questa volta la ricetta è cambiata rispetto all'altra volta ho voluto sperimentare alcuni mix che non avrei mai provato se non avessi acquistato il libro di Ella in cui ho trovato la ricetta di una sua "finta" mousse di cioccolato (che detta così è un pò brutta però non trovo altro modo per definirla) e dopo averla assaggiata, ho deciso che il gelato sarebbe stato il mio secondo esperimento.

I gelati al cioccolato che vedete in foto sono così composti:

Ingredienti:
Avocado (io ne ho usato solo metà)
Banana (una intera non troppo grande, ma bella matura)
Cacao Amaro un paio di cucchiaini (io vi consiglio di acquistare la polvere di cacao crudo che trovate nei super specializzati in prodotti bio, perché è davvero un cacao ricco di gusto e ne basta poco per dare sapore)
Sciroppo d'agave un cucchiaio oppure Datteri Medjoul (che trovate solo in qualche negozio specializzato ma che devo ammettere sono qualcosa di speciale, io li uso tantissimo per dolcificare i frullati di frutta e quindi anche i gelati)
Latte di Cocco o Mandorle
Yogurt greco (questo l'ho utilizzato per la parte bianca e l'ho dolcificato con un pò di sciroppo d'agave ma se usate un yogurt bianco dolce non servirà)
Procedimento:
Frullate avocado, banana, cacao e sciroppo d'agave fino a rendere il tutto omogeneo, aggiungete il latte di cocco o mandorle per ottenere una consistenza non troppo liquida ma nemmeno troppo densa.
Inserite nello stampo dei ghiaccioli e terminate la parte finale con lo yogurt inserite lo stecco e mettete in congelatore.

Note della Dietista: questi ghiaccioli pesano 75 g e apportano una media di 90 Kcal circa (calcolata a spanne perché non ho pesato gli ingredienti e vado a memoria), vi ricordo che il classico Magnun apporta una media di 250 Kcal a porzione, così per dire, perché è chiaro che le due cose non sono minimamente paragonabili, però io ovviamente l'ho mangiato e a me è piaciuto molto, la consistenza cremosa grazie all'avocado non mi ha fatto rimpiangere il gelato classico e il gusto del cacao si sentiva molto bene, per me questo potrebbe essere un buon compromesso per chi la sera si vuole gustare un gelato dopo cena senza troppi sensi di colpa.



I ghiaccioli che vedete nelle prossime foto sono invece composti da ingredienti ancora più semplici.

Ingredienti ghiaccioli trasparenti:
Succo di mela Bio
Fragola a fette
Mirtilli interi

Preparazione:
Ho semplicemente versato il succo di mela nello stampo e poi inserito la frutta come da foto.
Note della Dietista: questi ghiaccioli apportano una media di 35 Kcal.




I ghiaccioli rosa invece sono così composti:

Ingredienti:
Banana matura
Fragole
Yogurt greco
latte di mandorla
sciroppo d'agave
Cioccolato bianco
granella di pistacchi

Procedimento:
Anche in questo caso ho inserito tutto nel frullatore, le dosi non sono precise ma come al solito l'ingrediente principale è la frutta, quindi per lo yogurt mi sono limitata a due cucchiai, idem per il latte, lo sciroppo l'ho dosato in modo da rendere il tutto non troppo dolce.
A copertura finale per dare un tocco in più ho sciolto del cioccolato bianco e spolverato sopra della granella di pistacchi.

Note della Dietista: questo gelato apporta una media di 50-60 Kcal, se si aggiunge il cioccolato bianco e la granella di nocciole la media sale a 100 Kcal ovviamente in base alla quantità di cioccolato bianco che si aggiunge.



L'anno scorso dopo aver pubblicato il post dei ghiaccioli mi avete chiesto in tante dove ho acquistato lo stampo e così quest'anno vi lascio il link e alcune considerazioni.
I ghiaccioli che vedete in foto sono fatti con questo stampo qui però è bene che sappiate due cose, il prezzo è abbastanza alto (quando l'ho acquistato io non era così, so però di certo che c'è una versione economica con il coperchio in plastica solo che non riesco a trovarla, ma so che c'è qui su Amazon) e soprattutto diventa scomodo se volete scongelare un ghiacciolo alla volta, questo sembra una stupidaggine ma vi assicuro che poi diventa complicato anche perché lo stampo è da 8 quindi consumando i ghiaccioli in più volte rischiate che il gelo del congelatore faccia cambiare il gusto del ghiacciolo, a me è capitato se lo lascio più di una settimana, ovviamente dovete riporlo all'interno di sacchetti appositi ma non basta comunque a preservarne la "freschezza".
Facendo una ricerca su Amazon ho trovato uno stampo che ci assomiglia moltissimo come forma ma con il vantaggio che è possibile scongelare il singolo ghiacciolo (lo trovate qui) questo stampo ha il pregio di mantenere sigillati i singoli ghiaccioli, cosa che con l'altro multiplo non si riesce a fare perché bisogna togliere tutto il coperchio ogni volta che si vuole prendere un ghiacciolo. 
Trovo dunque che questa seconda opzione sia davvero la migliore forse potrei farci un pensierino anche io per un secondo acquisto.
Inoltre va fatta un'altra considerazione, a mio avviso e qui parlo in qualità di Dietista se avete un bambino di 2 anni e poco più la quantità di ghiacciolo di questo stampo è troppa (75 g) , io infatti alle bimbe do un'altro ghiacciolo molto più piccolo (tipo questo che dovrebbe essere di circa 40g ), oppure se uso questo stampo lo riempio solo a metà, perché una quantità elevata di ghiaccio nello stomaco dei piccoli potrebbe creargli qualche fastidio.
Quindi si al ghiacciolo quando fa caldo e la temperatura lo permette, però attenzione alla quantità.

Se poi come me siete nel trip dei gelatini, allora non potete perdervi la mia personale bacheca su Pinterest (che trovate qui ) e che vi fornirà di sicuro spunti e idee per creare i vostri gelatini home-made, ovviamente ho inserito anche quelli per gli adulti quindi non tutte le ricette sono adatte ai piccoli.
Io vi posso assicurare che anche questa è una di quelle attività simpatiche da fare insieme ai vostri figli, scegliete con loro di volta in volta la frutta da utilizzare e fateli il più colorati e divertenti possibili, sarà una merenda che loro gusteranno orgogliosi di averla fatta insieme a voi con le loro manine.

Ci vediamo al prossimo Dolce-Click
PH Una Marmellata di Foto

mercoledì 24 maggio 2017

Le Tentazioni - Momento Dietista



Di sicuro il buon vecchio Oscar non parlava di cibo quando pensò a questo aforisma diventato decisamente tra i più famosi.
Però credo che il senso si possa tranquillamente tradurre anche per il concetto alimentare.

Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni - Oscar Wilde




La questione che voglio trattare oggi in quello che ho ormai battezzato come il mio "momento dietista" è proprio questo, quante volte al giorno dobbiamo resistere alle tentazioni alimentari?

Se al mattino vi svegliate e uscite per andare al lavoro di sicuro il tragitto casa lavoro potrebbe subire qualche pit-stop al bar per una colazione, oppure appena giunti sul luogo di lavoro vi potreste imbattere in qualche distributore automatico di bevande e dolcetti vari, oppure ancora la collega che si diverte (ironicamente parlando) a portare vassoi di dolci preparati con cura da condividere con le colleghe nei momenti di pausa, oppure ancora vi ritrovate a dover fare una pausa pranzo in un centro commerciale ricco di ogni bene...
Potrei andare avanti ore a elencare tutte le tentazioni alimentari a cui siamo sottoposti ogni santo giorno, quando usciamo da casa ma oggi mi voglio concentrare su quelle che abbiamo dentro casa.
Parto da queste perché è decisamente più facile darvi la soluzione per ovviare al problema, per il fuori casa ... beh ci pensiamo la prossima volta, intanto io mi spremo le meningi per darvi delle buone motivazioni per tirare dritto o perlomeno per cercare di farlo il più delle volte.

Prima però di darvi una soluzione al problema delle tentazioni è bene che ci facciamo una domanda:

Quali sono le tentazioni dentro casa ?

Le tentazioni dentro casa possono essere tante e dipendono tutte da voi, ed è quasi un controsenso se vogliamo guardarla dal di fuori, perché siamo noi in primo luogo a metterci davanti cibo che non dovremmo consumare quotidianamente. Mi riferisco in particolare a dolci, dolcetti, merendine, cioccolata, creme spalmabili, biscotti, gelati, dessert al cucchiaio ecc ecc ecc...
Parlo di cose dolci perché la maggior parte delle persone ha la tendenza a consumare quotidianamente e in più di un momento della giornata questo tipo di prodotti, ci sono poi le eccezioni e cioè quelli a cui il dolce non piace ma la percentuale è molto bassa e quindi in questo caso mi rivolgo a tutti gli altri.
La mia tentazione ad esempio è il cioccolato, ebbene si... sono una Dietista ma amo pazzamente il cioccolato, in quasi tutte le sue forme. 
Questo però non significa che lo consumi tutti i giorni a tutte le ore, ne andrebbe della mia salute e in generale non sono portata agli eccessi alimentari anche se come tutti ammetto che non cedere alla tentazione a volte è davvero dura.

E quindi come si fa? come si riesce a non esagerare con certi cibi?

Questo discorso vale per gli adulti ma vale anche per i bambini, anche se sono piccoli (e mi riferisco a chi ha bimbi di 1-2 anni o poco più) sono perfettamente in grado di ricordare che la mamma o il papà aprono quella determinata anta della cucina e ne tirano fuori meraviglie.

Senza troppi giri di parole quindi la questione è questa gli scaffali della vostra cucina non devono contenere più del necessario. Non è necessario fare scorte alimentari di determinati cibi che devono essere considerati un "di più" nella nostra alimentazione.

Provate a conteggiare facendo una lista oculata tutti i prodotti dolci che avete all'interno della vostra cucina, parlo di prodotti pronti all'uso quindi quelli che ho elencati sopra.
Provate anche a conteggiare il tempo che intercorre tra l'acquisto al supermercato e la "sparizione" del prodotto.

Questo fatelo non solo per voi che magari state pensando di intraprendere una Dieta in vista della prova costume, ma fatelo anche per i vostri figli, per la loro salute e per la salute in generale di tutta la famiglia (marito compreso ovviamente).

Il dolce è di sicuro un piacere, un piacere che però rischia al giorno d'oggi di appesantirci la vita (e non parlo solo di peso in eccesso), cerchiamo di abituarci a non considerarlo un cibo da consumare quotidianamente ma concediamocelo una volta la settimana in modo più consapevole e senza rinunciarvi totalmente.

La dispensa di casa quindi deve essere almeno quello un luogo "sicuro" che ci permetta di fare scelte sane senza metterci nella posizione difficile di doverci dire NO più volte al giorno, perché prima o poi la tentazione sarà più forte e noi cederemo questo è poco ma sicuro.

Spesso ad esempio capita anche a me di vagare per casa con quello strano desiderio di dolce, mi capita soprattutto in determinati momenti della giornata, come è giusto che sia il corpo tende a mandarci dei messaggi che però noi oggi ovviamente interpretiamo in maniera sbagliata, il desiderio di dolce altro non è che la necessità di fare un break, di mangiare qualcosa, perché ho speso molte energie giocando con le mie bimbe e il mio corpo mi chiede "carburante" di facile assimilazione, questo è lo zucchero per il mio corpo.
Ma io so bene che non può bastare solo quello e quindi scelgo consapevolmente di fare un break più sano non con i dolci ma con altro genere di cibo (frutta, yogurt, cracker, verdura... ecc), questo grazie al fatto che nella mia dispensa le tentazioni sono ridotte quasi a zero, e badate bene che ho scritto quasi perché uno o due prodotti ci sono, ma sono appunti in misura limitata ai momenti di vera crisi.

Il mio consiglio quindi è:
1. limitate la spesa di prodotti "dolci" quando siete al supermercato
2. non riempite la vostra dispensa di questi prodotti
3. riponeteli comunque nei ripiani più alti in modo da non doverli tenere a portata di mano

questo vi aiuterà a controllare la fame nei momenti di crisi, sopratutto e in particolare se siete una mamma a tempo pieno che deve fare i conti con la cucina più volte al giorno.

Sul capitolo dolci e bambini credo sia necessario dedicare un post apposito perché so che l'argomento è molto sentito e siete anche molto interessate a sapere cosa poter dare ai vostri bimbi come colazione o merenda...
Però ecco mi sento di consigliarvi questo, l'estrema attenzione che ponete all'alimentazione dei vostri figli sopratutto i primi anni della loro vita, cercate di metterla anche nella vostra alimentazione perché ricordatevi che i vostri figli saranno comunque il vostro specchio alimentare, quello che mangerete voi, sarà molto probabilmente quello che mangeranno loro, inconsciamente prenderanno molte delle vostre abitudini sia quelle buone che quelle cattive.

Vi lascio quindi con questa prima riflessione che riguarda appunto la spesa alimentare per la famiglia e il contenuto della vostra dispensa ...li dentro ci sono tutte le risposte alle vostre domande...o quasi!


Il momento dietista è giunto al termine
 vi saluto e vi auguro una sana alimentazione ricca di gusto e salute

Verdiana










venerdì 19 maggio 2017

...non sapevo fossi Dietista!

Ebbene si eccomi qui in una nuova veste, il blog è sempre quello, il titolo non cambia ma i contenuti forse un pò si.
D'altra parte quando l'ho chiamato "una marmellata...." forse immaginavo che sarebbe stato un contenitore un pò "poltiglioso" di tante cose, non ben definite... o meglio non ben definite fin da subito nella mia mente.
Fino ad oggi ho parlato solo di emozioni ed esperienze attraverso la mia passione per la fotografia e ultimamente anche qualche ricetta di torte, che considero più materiale per la mia famiglia che per il web, da oggi però vorrei ampliare questo blog che è, e continuo a considerare, come una spazio del tutto personale (ma non privato ovviamente).
Io però non sono solo una appassionata di fotografia... e di dolci ricette...

Io sono anche una Dietista, lo sono da sempre si può dire fin da quando ho scelto l'indirizzo Economo Dietista alle scuole superiori per poi indirizzarmi sulla stessa scia all'università, conseguendo il titolo di Dietista con il massimo dei voti (e lo dico con un certo orgoglio perché tutto si può dire di me ma non che io sia mai stata considerata una "secchiona", quindi essere uscita con il mio bel 110 e lode è stato per me un grandissimo risultato).
Ricordo ancora quando da ragazza mi chiedevano "cosa studi?" e io rispondevo "Dietista" ... "ahhh Dentista!" ...la mia espressione ve la lascio indovinare anche perchè di solito alla mia risposta capivano tutti così, eppure vi assicuro che cercavo di fare bene lo spelling della parola ma non c'era davvero nulla da fare, per tutti ero la Dentista!!!
Con il passare degli anni la situazione è cambiata e alla domanda qual'è la tua professione ammetto di aver più di una volta pensato di mentire spudoratamente, ebbene si... forse a volte l'ho anche fatto soprattutto quando mi ritrovavo in mezzo a donne "sconosciute" perché la verità e che appena nominavo la parola Dietista partivano una serie di domande e affermazioni sull'alimentazione che scatenavano immancabilmente in me la necessità di dover spiegare alcuni concetti, finivo sempre con il parlare per ore e alla fine le frasi erano sempre le stesse "mi fai una dieta?"...

E quindi adesso qui in veste di dietista di cosa parlo? ma sopratutto era il caso? visto e considerato che oggi di blog, pagine Facebook e siti vari si parla di alimentazione in continuazione?

Questo blog è nato nel 2013 (qui il primo post), ma devo confessare che ben prima di questo blog ne avevo aperto un'altro con una cara amica-collega Dietista anche lei, e il tema era appunto l'alimentazione o meglio la sana alimentazione, mi piaceva quel blog (http://gamberibiondiamerenda.blogspot.it), mi piaceva quel titolo, come un pò quello di oggi.
Per vari motivi all'epoca non siamo più riuscite a portare avanti il nostro progetto che giace ancora li nel web a livello embrionale... non ho avuto il coraggio di cancellarlo perché in fondo ho sempre pensato che lo avrei prima o poi ripreso in mano, e quindi lo faccio così, oggi, fondendo un pò le mie varie passioni.

Si è vero oggi siamo bombardati da informazioni di tipo nutrizionale ma nel mio piccolo noto che c'è ancora molta, ma moltissima confusione proprio forse per il fatto che ci sono davvero tantissime "campane" da seguire e le persone hanno sempre più difficoltà a capire quale sia quella giusta.
In verità credo che ognuno degli esperti del settore meriti di essere seguito perché da ciascuno di loro si può imparare qualcosa, una ricetta, un concetto, uno spunto di riflessione.
Io di certo non ho la pretesa di avere la verità in mano, ne tantomeno di convincere qualcuno che la mia, sia la strada giusta per tutti.
Ho deciso di condividere la mia esperienza di mamma (ho due gemelle che oggi hanno due anni e mezzo) dalla gravidanza allo svezzamento e oltre della bambine, perché sembra scontato che le mie figlie mangino in modo sano in quanto figlie di una Dietista ma non è semplice nemmeno per me ed è per questo che mi piacerebbe condividere trucchi, strategie o semplicemente impressioni sul mondo dell'alimentazione dei bambini e in generale della famiglia.
Non saranno post accademici pieni di numeri e formule, grammi e calorie ... ci sono già bravissime colleghe (che avrò il piacere di citare di volta in volta) che già svolgono egregiamente questo lavoro, io nel mio piccolo vorrei solo darvi qualche esperienza pratica da Mamma-Dietista.

E siccome questa volta parlo di me, ho deciso di metterci anche la faccia...perchè dietro ad una tastiera c'è sempre una persona che scrive e che cerca di farsi capire, questo lo dico perché fraintendere le frasi e i concetti è molto facile, io cercherò di fare molta attenzione ma voi che mi seguite cercate di comprendere il senso delle cose, solo così potremo trovare un punto d'incontro che aiuti me e voi ad andare nella giusta direzione.
Vi lascio così con il primo post ... oggi lo sapete anche voi... sono anche una Dietista.
A presto!